Raven è nata per ultima. Nella sua sacca, ha aspettato che, tornata in camera, mi accorgessi di lei, mentre sua mamma era intenta a leccare gli altri cuccioli. E così è stata per quasi un mese. "Non si vede e non si sente". Finché, un giorno... ha scoperto di essere un'aussina e, finalmente, è uscita dal suo angolo silenzioso. E' aperta, ma con qualche ombra, un po' insicura, vivace, le piace giocare e il contatto con noi. Coi fratelli interagisce in modo attivo, non si lascia più fare di tutto come da piccolina, ma risponde con decisione e ottiene rispetto. Adora accoccolarsi a loro, già addormentati, per "trovare la posizione" per dormire. Le piace, ancora un po' instabile sulle zampe, giocare al tira e molla. Che sia un foglio di carta da cucina o un pupazzetto, lei rimbrotta e tira come una piccola furia e si scioglie in brodo di giuggiole quando si sente dire che è brava. Dai test è risultata essere la più docile, molto attiva, orientata sulla persona ma anche moltissimo sul gioco, forse un po' insicura di fronte a situazioni potenzialmente stressanti, ma siamo sicuri che riceverà le giuste attenzioni.
Deve il suo nome al motto "mutante e fiera" della Mistica marvelliana. Lei manifesta il gene della diluizione, ma, contrariamente alle mie preoccupazioni, è stata la prima a riscuotere successo. Sicuramente è splendida, ma il fatto che sia stata scelta da un'amica di famiglia di Mauro e Patricia, i due proprietari di Split, della mia precedente cucciolata, con il quale passa intere settimane tra jogging e relax da quando fu adottato, mi riempie di orgoglio.
Andrà a fare agility (o qualsiasi altra attività verrà loro in mente) con Jennifer a Norimberga. Grazie Jennifer per la fiducia!
